
29 Giu Punti al successo? Tira la freccia e mira alla gratitudine
Ciao e bentornato!
Oggi noi di O.me ti parleremo di un argomento che, molto spesso, viene sottovalutato, o non considerato.
Preda della frenesia, dei tempi sempre più stretti e affollati di impegni, dimentichi, forse senza volerlo, di usare una parola che – come vedrai più avanti – può cambiare totalmente la tua vita.
Qual è quella parola? Grazie!
“Grazie per cosa?”, ti chiederai stupito… Non leggiamo nella tua mente, ma è una domanda legittima.
Hai un’infinità di cose per cui esser grato ogni giorno: per avere acqua e cibo; per poter avere un’auto; esser grato per avere salute e lavoro, per avere una casa… Tuttavia, come ti dicevo poco fa, tutto questo troppo spesso è dato per scontato.
Eppure, c’è chi queste cose non le reputa così banali.
Chi sono? Le persone di successo! 😉
“E perché mai essere grato aiuta a raggiungere il successo?”
Curiosiamo un po’ al riguardo?
È stato accertato che la gratitudine è un vero e proprio stato mentale.
Un modo di osservare le cose in modo diverso e scoprire che, nella tua vita, non hai fatto tutto da solo, che non è solo merito tuo, ed essere grato per questo.
A tal proposito, vorrei citarti le parole di un famoso scrittore che nel 1957 ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura: Albert Camus.
Camus viveva con una madre analfabeta, un fratello, una nonna molto autoritaria e senza un padre. Alle scuole elementari conosce un maestro che, colpito dalla sua intelligenza e a conoscenza della sua situazione, decide di aiutarlo e incoraggiarlo a proseguire gli studi.
Appena vinto il Premio Nobel, il suo primo pensiero che fu quello di scrivere al suo maestro:
Caro signor Germain,
ho aspettato che si spegnesse il baccano che mi ha circondato in tutti questi giorni, prima di venire a parlarle con tutto il cuore. Mi hanno fatto un onore davvero troppo grande, che non ho né cercato né sollecitato. Ma quando mi è giunta la notizia, il mio primo pensiero, dopo che per mia madre, è stato per lei. Senza di lei, senza la mano affettuosa che lei tese al bambino povero che ero, senza il suo insegnamento e il suo esempio, non ci sarebbe stato nulla di tutto questo. Non sopravvaluto questo genere d’onore. Ma è almeno un’occasione per dirle che cosa lei è stato, e continua a essere, per me, e per assicurarla che i suoi sforzi, il suo lavoro e la generosità che lei ci metteva sono sempre vivi in uno dei suoi scolaretti che nonostante l’età, non ha cessato di essere il suo riconoscente allievo. L’abbraccio con tutte le mie forze.
Avrebbe potuto benissimo far finta di nulla, dare per scontato l’aiuto di un maestro e credere di essere arrivato lì solo con le sue forze. Ma non era così. E lui lo sapeva: trapela da ogni parola che ha scritto.
La gratitudine è umiltà, va riconosciuto che non saresti mai chi sei ora senza l’aiuto o il contributo degli altri.
E pensa che tu stesso, in qualche modo, hai fatto del bene a qualcuno, e questo te ne sarà grato per sempre.
Non ti rende felice?
Sicuramente, chi hai aiutato lo è. E lo è stato anche quel maestro.
E sai perché?
Una delle caratteristiche che contraddistingue le persone grate, oltre all’essere più fiduciose e più aperte, è l’essere più felici!
Quando tu sei appagato, non sei anche positivo e, quindi, molto più produttivo?
La risposta al perché la gratitudine porta al successo sta proprio in questa domanda.
Diversi leader di successo, nel mondo, la usano. E non è un caso se sono diventati ricchi e famosi.
Dietro a un grande uomo c’è una grande donna, e dietro a un leader grato c’è un team che funziona. E alla grande!
La gratitudine ha il potere di coinvolgere il tuo team, di aiutarlo a raggiungere gli obiettivi, di essere complici in un progetto che gli presenti e li rende entusiasti e gioiosi. Allontani così la negatività – nemica della gratitudine – ed elimini ogni ostacolo verso la ricchezza.
Lavorare con un team così non sarebbe magnifico? Solo tu puoi deciderlo.
Solo tu puoi lavorarci iniziando da te: ogni giorno pensa a quanto di più positivo ti è successo (far sorridere qualcuno o aiutare qualcuno a risolvere un problema); se farai questo, quotidianamente, il tuo cervello si focalizzerà sulle cose positive e diventerà istantaneo provare gratitudine per ciò che sei e ciò che hai. Mettendo al centro della tua vita la positività, osserverai anche le più piccole cose belle e ringraziare sarà naturale come bere un biccher d’acqua. E, facendo questo, porterai benessere intorno a te.
La differenza ti stupirà! 😉
Non ti resta che provare. Ed essere grato per averlo fatto.
Ricordi cosa ti ho chiesto? “Punti al successo? Tira la freccia e mira alla gratitudine”
Afferra il tuo arco come se fosse la tua vita, punta il bersaglio come fosse il groviglio che hai dentro, e tira quella freccia pensando a tutti quei “grazie” che non hai detto.
Urlali dentro di te e tira con tutta la tua forza!
Scommetto che dopo aver centrato, e aver visto la polvere volare nell’aria, lontana da te, ti sentirai meglio. Più energico, più sereno.
Più grato!