
09 Gen Sei più grande delle tue sfide o dei tuoi problemi?
L’etimologia della parola problema è da ricondursi al greco πρόβλημα (próblēma) ovvero sporgenza, promontorio, impedimento, ostacolo a loro volta provenienti dal verbo προβάλλω (probállō) ovvero mettere davanti, che deriva, a sua volta dall’unione di προ- (pro) cioè innanzi + βάλλω (bállo) dunque mettere, gettare.
Quindi la parola problema significa letteralmente ostacolo, impedimento, situazione difficile da superare o risolvere.
Ogni problema può essere visto come una sfida e costituisce un’esperienza da vivere e una lezione da imparare. I problemi e le persone, che forse vediamo come nemici, sono in realtà i nostri migliori amici, poiché ci indicano il percorso su cui dobbiamo lavorare per la nostra evoluzione.
In ogni fase della vita le persone si trovano a dover affrontare sfide o problemi. Ognuno reagisce in modo diverso a ciò che gli accade.
Supponiamo che vi troviate di fronte ad un problema da risolvere, e in una scala di difficoltà da 1 a 10 lo valuteremo 5. Il problema sarà grande o piccolo? Ma la percezione del problema non dipende dal problema in sé bensì da noi.
Quante volte ci è capitato di assistere a persone che si sono perse a causa di un problema irrisorio, o altre che invece hanno affrontato con successo problemi che sembravano insormontabili?
Il vero problema è capire quanto valiamo noi, se valiamo 3 un problema di tipo 5 sarà insormontabile, se valiamo 8 lo affronteremo con facilità.
Potremmo dunque sostituire la parola problema con la parola SFIDA.
L’uomo ama le sfide. I problemi, no. La sfida è qualcosa di eccitante, di stimolante e di evolutivo.
Ecco perché sostituendo alla parola “problema” la parola “sfida” sarai in grado di approcciarti alla nuova esperienza in modo entusiasmante!
Starai pensando: “Ma cosa cambia, è solo una questione di parole!”
Ebbene si, ma le parole hanno una loro chimica e la loro chimica ha i suoi effetti sulla salute e sul tuo benessere psico-fisico e soprattutto ci porta a reagire senza paura.
lo stato d’animo più limitante che ci si trova ad affrontare sulla via del migliorare noi stessi è proprio a paura.
La paura è solo uno stato mentale che viene generato da 6 fattori: convinzioni, focus, immagini, dialogo interno, linguaggio, fisico. Il suo focus volge su ciò che gli incute paura, quindi per avere successo si deve essere in grado di gestire questo stato emotivo.
E’ importantissimo che quando fai delle scelte e prendi delle decisioni, devi trovarti in uno stato d’animo potenziante o quanto meno neutro. Devi sempre avere un dialogo interno del tipo:” cosa farei se sapessi di non poter fallire?”
Le paure più comuni sono quelle che riguardano il non essere all’altezza e il non riuscire per svariati motivi come l’incertezza nell’azione, l’insicurezza o il timore di perdere denaro. Queste paure sono comprensibili e anche utili fin dove ci permettono di ragionare e affrontare le situazioni in modo approfondito cercando di evitare gli errori.
Però non devono fermarti, al contrario, studia la struttura della tua paura e sfruttala come un punto di forza, individua i tuoi blocchi emotivi e modificali in modo da immaginare te stesso mentre affronti quella paura e quella situazione che ti sta facendo uscire dalla tua comfort zone.
Ricorda sempre che la paura è solo uno stato mentale e come tale si può creare modificare e trasformare in qualunque altra cosa.
“La paura bussò alla porta, il coraggio andò ad aprire e non vi trovò nessuno”
Goethe
Ma non sempre basta superare le paure per risolvere i problemi:
Serve anche affrontarli, perché i problemi sono come un grande macigno: farsi le giuste domande lo ridimensiona, affrontare la paura ci permette di compiere le azioni e sono proprio le azioni che ti porteranno alla vera capacità di superare te stesso e i tuoi limiti risolvendo quel problema magari con soluzioni pensate “out of box”.
Ogni problema va affrontato come se fosse una montagna: se punti subito alla vetta rischi di fallire, se invece articoli il tuo percorso in più tappe oltre ad arrivare al tuo obiettivo ti godrai uno splendido viaggio!
E ricorda sempre, se c’è una soluzione perché ti preoccupi? Se non c’è una soluzione perché ti preoccupi?